6 giu 2011

COS'E L'ARTE MA CHI E L'ARTISTA?

Da giorni soffro di un grande senso di sconforto, di delusione e di precaria preoccupazione per il mondo dell'arte, di come viene proposta, di come viene interpretata, recepita e sopratutto del rapporto che la stessa ha con chi la crea.
Innanzitutto cos'è l'arte? Risulta difficile per me spiegarlo, ma credo di poterla sintetizzare nella capacità di un individuo di creare qualcosa di nuovo o di evolvere qualcosa di esistente e di comunicare al suo pubblico, qualsiasi esso sia, emozioni, sensazioni e di fargli capire e vedere le cose in maniera diversa, migliore o peggiore, non sta a me dirlo. Squotere la sua coscienza, creare un pensiero, un brivido, una sensazione che possa anche essere inspiegabile che però ti porti con te. Detto questo l'era digitale ha di certo contribuito alla democratizzazione dell'arte rendendo l'accesso, ma sopratutto la sua creazione più fruibile, più facile e alla portata di chiunque abbia un vezzo artistico o di chiunque voglia incominciare a giocarci, non tanto per il lato creativo, ma per tutto i lustri che ne conseguono.
Quello che però sto notando è che l'arte non è diventata più democratica, ma solo mediocre, e chi ci gioca non ne conosce le regole. La miriade di fotografi, scultori, pittori, video artist, musicisti elettronici, performer è sconfinata, e dato che non vi è nessuno che può sottrargli il titolo di artista chiunque se lo prendono con grande facilità. Tanto per capirci, se non sei laureato in giurispudenza è difficile che tu possa chiamarti avvocato e tanto meno esercitare la professione. Ma il mondo dell'arte è un mondo libero, fatto per superare le barriere, le regole, le distinzioni, in cui osare sembra sia il verbo imperante. In un momento storico sociale in cui non si crede più a niente, e non si hanno riferimenti saldi con il nostro passato, ci si reinventa, si ricicla, si ripropone, si scovano piccole realtà passate all'oblio e si tenta di riproporle sperando che nessuno se ne accorga. Opere incomprensibili riempiono le nostre gallerie, pseudo fotografi espongono in piccoli bar, e musica inutile viene suonata e proposta nei locali alla moda del momento. Purtroppo non vi è censura, nessuna forma di critica perche gli artisti si sono fatti furbi e creano arte, ma si creano anche un piccolo pubblico, e luoghi ad hoc dove la loro arte non potrà mai essete messa in discussione, perche essere un artista è fico, ma far parte del giro dell'artista e sostenere di capirer la sua arte ci rende superiori a quella moltitudine di gente che quell'arte non la capisce... e ci sarà un motivo?
A mio pare l'arte deve essere popolare, l'arte deve comunicare, deve toccare delle corde anche diverse in ognuno di noi, deve essere un percorso per chi ne gioisce, ma sopratutto per chi la crea, deve essere intrisa di passione, sacrifici, sofferenze e significato, semplice e chiaro. Rifugiarsi nelle proprie tane artistiche ed evitare il confronto denota scarsa fiducia nella propria arte, ed evidenzia che in fondo siamo solo degli impostori che sperano di non essere mai smascherati. Perchè il cammino che ci porta ed essere artisti è lungo e non appartiene a tutti, un buon esecutore non per forza di cose è un artista, questa forse la più grande incomprensione, e la pù triste realtà che in molti non vogliono vedere e non vogliono affrontare. Io suono la batteria, ho un buon groove e un buon sound, ma non mi reputo un artista, non ho inventato un modo di suonare come Ringo Starr, Stewart Copeland, o John Bonham. Suono, mi diverto, cerco di fare il mio meglio e di dare attraverso i tamburi tutto quello che ho sentito, e tutto quello che sento, ma ripeto questo di certo non fà di me un artista.
La propria preparazione è fondamentale, il proprio percorso deve iniziare da lontano, non si può essere subito Picasso, prima si impara a fare un bel chiaro scuro ad usare le tempere e l'aquarello. Oggi le macchine ci permettono di essere artisti prima di aver imparato l'arte.

21 mar 2011

IPOCRISIA, INCONSAPEVOLEZZA E DA QUESTO ORECCHIO PROPRIO NON CI VOGLIAMO SENTIRE!!!



Sul radio giornale mente mi accingevo a fare la spesa sento "L'OCCIDENTE ORA, E SOLO, ORA SI RENDE CONTO CHE AVER CORTEGGIATO IL REGIME LIBICO IN QUESTI ULTIMI ANNI IN REALTà NON è STATA UNA SCELTA SAGGIA"....ma va...aggiungerei io. Allora mi sono chiesto, ma il mio stile di vita oltre che a costare a me in senso puramente monetario ha in realtà altre conseguenze? E la domanda è si! perche il nostro stile di vita fatto di riscaldamenti centralizzati, macchine e motorini che briuciano benzina vengono resi possibili grazie a regimi come quello Libico, riducendo la propria popolazione se non alla schiavitù fisica sicuramente a quella intellettuale. Quindi non caschiamo dalle nuvole se ad un certo punto i libici si incazzano, parafrasando Paolo Conte. Il regime libico ci ha fatto comodo a tutti, ma quando il gioco finisce chi è a pagarne le conseguenze? E chi sono i veri responsabili? Chi soffoca il suo popolo per ricchezze personali o chi permette che altri vivano in condizioni che si avvicinano alla schiavitù perchè vuole mantenere uno stile di vita oltre le sue (nostre) reali esigenze?
Parola d'ordine per il futuro RIDIMENSIONATEVI....TUTTI! e come diceva il generale la guerra è li, oltre la collina!

4 mar 2011

OLD SCHOOL

SCACCO AL RE, Breve riflessione!

La situazione del mercato politico, perchè di mercato si tratta, con compravendita di deputati come fossero calciatori pone il nostro re giorgio in una situazione difficile. Data la sia alta riccattabilità, pur di rimanere in sella si prostituisce a sua volta a chiunque gli vada a battere cassa, dal vaticano al singolo deputato, tutti portano il conto al re che in cambio del loro silenzio o del loro appoggio accontenta tutti, tranne che il popolo che rappresenta, cioè noi.

3 mar 2011

HEDONISM

Viviamo in un periodo edonoistico, viviamo in uno dei momenti storici dove noia, profondo senso di vuoto e mancanza di percezione del futuro ed individualismo sono alla base dell'assenza di un senso di collettività, di fiducia nel prossimo e nel domani. Viviamo un momento in cui le nostre passioni, le nostre esigenze ed i nostri desideri vengono soddisfatti immediatamente in maniera effimera, ma che non hanno nessun modo di poter penetrare ed essere asssorbitii dal nostro profondo e dal nostro io, dato che immediatamente se ne crea uno nuovo. La dura legge del consumismo di cui ormai abbiamo perso il controllo. Abbiamo perso il controllo sulle cose, e da quello che emerge ora abbiamo anche perso il controllo del nostro corpo. La nostra sessualità non ha più un sfera intima dove potersi esprimere.
Il bombardamento sessuale sulle tv, sui giornali e sopratutto la quantità di materiale pornografico sulla rete, a disposizione di tutti, altro che parental control, non cela più segreti, ed il sesso viene svalutato. Non è più un qualcosa da scoprire ma un operazione meccanica che non ha più nessun valore, e da qui nasce la inconsaapevole svendita dei corpi dei nostri adolescenti come se fosse una cosa che fa curriculum. Presto oltre ad esperienze lavorative, studi, lingue si aggiungerà anche "la dò volentieri".
Il sesso ormai è solo una merce di scambio in più, si potrebbe vedere la cosa come un evoluzione, uno sgrossamento dai nostri retaggi cristiani, la libera consapevolezza del proprio corpo e dell'uso che se ne vuol fare. I più liberisti probabilmente la pensano cosi. Ma vorrei chiedere loro chi è veramente cosi libero e consapevole di se stesso per poter prendere una decisione cosi rivoluzionaria? Quale società cosi evoluta è riuscita a scavallare la barriera del sesso e l'utilizzo che se ne fa per esercitare il proprio potere?
Sarebbe bello e utopistico se gli esseri umani fossere veramente liberi dai loro preconcetti, dalla loro malafede e dalle loro sovrastutture e fossero realmente limpidi e puri per poter gestire realmente l'utilizzo del proprio corpo e del sesso come meglio credono.

WHO ARE YOU?

Chi si ferma con la macchina al semaforo sulle strisce vota berlusconi
Chi va in posta e controlla nella spazzatura se ci sono numeri abbandonati per fare meno fila vota berlusconi
Chi getta le cicche dal finestrino e dice che la sua città è sporca vota berlusconi
Chi compra i gratta e vinci e si auto tassa e non paga le tasse vota berlusconi
Chi lascia la macchina in doppia fila impunemente vota berlusconi
Chi dice che tanto so tutti ladri vota berlusconi
Chi si fa togliere le multe dall'amico vigile vota berlusconi
Chi pensa che la furbizia è la via più breve al successo vota berlusconi
Chi pensa che la mediocrità sia un valore vota berlusconi
Chi va a puttane e ha una famiglia a casa che l'aspetta vota berlusconi
Chi non si interessa di politica vota berlusconi
Chi pensa che lo stato sia un concetto astratto di cui noi non siamo il principio fondamentale vota berlusconi
Chi si fa raccomandare vota berlusconi
Chi brucia i semafori alle tre di notte vota berlusconi
Chi non ha coscienza civica vota berlusconi
Chi pensa che la colpa sia sempre altrui vota berlusconi
Chi rimane lobotomizzato davanti alla tv vota berlusconi
Chi non legge libri vota berlusconi
Chi non si assume le proprie responsabilità vota berlusconi
Chi vive lamentandosi e non fà nulla vota berlusconi
Chi odia gl'immigrati e poi ne ha 10 che lavorano per lui in nero nella sua piccola impresa edile vota berlusconi
Chi fa gl'impicci con le assicurazioni vota berlusconi
Chi odia berlusconi perche ne è invidioso vota berlusconi
Chi non ascolta vota berlusconi
Chi non ha rispetto per il prossimo vota berlusconi
Chi pensa solo a se stesso vota berlusconi
Chi va in giro con i permessi per disabili quando non lo è vota berlusconi
Chi non rispetta la legge vota berlusconi
Chi fa il moralista sulla vita altrui e non sulla propria vota berlusconi
Chi non vota vota berlusconi.